Le mappe con i riferimenti strategici e i metodi di approvvigionamento per affrontare l’Università a San Marino: ma soprattutto, l’identikit di quattro veterani da tenere nel mirino
La vita all’università saprà tirare fuori il meglio e il peggio di te. A volte con la delicatezza di un guanto di velluto indossato dalla più dolce delle levatrici, altre con la violenza di un paio di pinze maneggiate da un metalmeccanico inca**ato come un puma.
Così è e così sarà.
Non c’è nulla che tu possa fare.
O forse sì.
Conoscere qualche stratagemma per rendere l’impatto un po’ più morbido potrebbe essere utile, in fin dei conti. Per trovare un rifugio in mezzo alla tempesta, un’oasi nel deserto, un paracadute nella caduta. Proprio per questo, MAG. ha elaborato un manuale cartaceo diffuso gratuitamente in tutte le sedi universitarie del centro storico e dintorni. Se non l’hai trovato, lo puoi scaricare QUI.
La maggior parte dei contenuti è stata curata da quattro persone. Steve, Gregorio, Alex e Francesco. Nati all’inizio degli anni 2000, iscritti al terzo anno del corso di laurea in Design. Si fanno chiamare “Swag Marino”. È il nome ufficiale del loro collettivo, anche se qualcuno li indica come “quelli delle feste”.
Selvagge?
Certo.
Anzi di più.
Ma andiamo con ordine. Sono loro a parlare: “Era il settembre del 2021 e in giro non c’era veramente niente da fare. Per passare tre serate la settimana a Rimini, Urbino e dintorni, ci partivano 200 Euro al mese a testa. Così ci siamo decisi a organizzare qualcosa da soli, in una delle aule dell’università”. Il riscontro: “Sono venuti in 150 e ci siamo divertiti un casino”. Dal giorno dopo sono partiti i ritornelli. Camminando nei corridoi oppure seduti ai banchi, le domande rivolte ai quattro erano a senso unico: “Quando organizzate la prossima?”
Loro non sono certo stati fermi. Altri party, nuove baldorie. “Alcuni a tema, nei quali ci si doveva travestire e il migliore si aggiudicava un buono omaggio per farsi fare un tatuaggio”. Ci sono state anche serate di gala, occasioni formali e parentesi di svacco. “A noi piace rischiare, siamo fatti così”, dicono in coro. Si sono spostati anche fuori San Marino, organizzando eventi fino a Fano, nelle Marche. Hanno fatto zig zag fra drink e dj set, appelli al megafono e shortini serviti su vassoi a forma di fallo. Cioé, di membro. Di quella cosa lì, insomma. A volte molle e altre come il granito. Hai capito.
“Abbiamo espresso quello che sentivamo di voler fare. Gli studenti, noi inclusi, sono impegnati tutto il giorno nello studio e ogni tanto hanno bisogno di staccare. Senza spendere troppi soldi. In un ambiente senza pretese, dove uno si può togliere la maschera ed essere semplicemente se stesso”.
Le cose si sono evolute in maniera imprevedibile, tanto che quel movimento così spontaneo e randagio ora sta trovando una forma quasi seria: “Stiamo diventando un’associazione a tutti gli effetti, a livello ufficiale, e ciò ci permetterà di fare ancora più cose, ancora meglio”. Proprio con questo spirito, insieme a MAG. è stata elaborata la guida scaricabile e cartacea. Così non potrai dire che nessuno ti aveva avvertito.
Oppure aiutato.
Di qui non si torna indietro.
Buona sopravvivenza.