L’ansia e i dubbi di chi sta scegliendo dove studiare: ecco la mia storia

In una virtuale lettera a un universitario di domani, un racconto a zig zag sulla scelta degli adolescenti che stanno decidendo dove iscriversi e si sentono smarriti

Cara futura matricola,
se ti raccontassi di come ho scoperto l’Università a San Marino, probabilmente ti metteresti a ridere. Ma sono disposta a correre il rischio. E così, ecco la mia storia.

Ero in quinta superiore e seguivo una lezione per niente avvincente. In quei giorni pensavo spesso all’ateneo che avrei voluto frequentare dopo la Maturità. Avevo scelto Scienze della Comunicazione come ambito, questo mi era chiaro. Ma non sapevo dove. Niente mi convinceva. 

Così – tanto per fare un po’ la ribelle – ho preso il telefonino, l’ho nascosto dietro all’astuccio e ho iniziato a fare qualche ricerca sui social. Ho trovato qualche università patinata in Lombardia, molto interessante, ma detto fra noi: con quali soldi? 

Ah, dimenticavo. Sono originaria della Puglia. Quello stesso giorno ne ho viste molte altre, di università: da nord a sud, da est a ovest. Nessuna mi colpiva.

Poi, la luce in fondo al tunnel. Sai quando inizi a fare ricerche in rete e poco dopo spuntano cose che avevi cercato qualche ora prima? Ecco, avevo quasi perso le speranze quando sull’home di Instagram è spuntata una sponsorizzazione dell’Università di San Marino. Era un post sul corso di laurea in Comunicazione e Digital Media.

Presa dalla curiosità ci ho cliccato sopra e mi sono trovata a scoprire due cose nuove: San Marino e il suo ateneo. Non sapevo ci fosse un’università in uno Stato così piccolo! Mi ha colpita subito. 

Ho letto il piano di studi e… bingo! Era esattamente ciò che volevo studiare. Fin da piccola sono sempre stata affascinata dalla tecnologia. Pensa che a cinque anni, invece di giocare con le bambole, smanettavo con un PC giocattolo. Insomma, è stato come dire… università a prima vista?

All’iniziale entusiasmo però sono seguiti alcuni dubbi, anche se penso sia normale. Devo dirti la verità, ero un po’ titubante all’idea di studiare in un Paese non italiano. Ma sai cosa? Non cambia nulla. 

Le mie compagne di classe alle Superiori, inoltre, continuavano a chiedermi cosa andassi a fare a San Marino, pensando fosse una scelta più istintiva che ragionata. Effettivamente, spostarsi dalla Puglia non è poi così semplice. Ma di questo parlerò un’altra volta.

Ad ogni modo, le perplessità sono state superate dalle vibrazioni positive e mi sono convinta: i miei genitori mi garantivano il loro sostegno, quindi… perché no? Anzi, sai che figo poter dire di studiare in uno Stato non italiano, ma che si trova in Italia? 

Articolo di Rossella Spinelli
Video di Massimiliano Iob