La mappa dell’amore, per dolci metà: ecco dove appartarsi a San Marino

Gli angoli più nascosti e suggestivi in cui trovare riservatezza e riparo, a pochi passi dalle sedi dell’università

Davanti a me vedo Rimini. Laggiù, lontana, anche se l’impressione è che allungando la mano si possa toccare, tanto è nitida questa giornata. Sembra la località di un presepe moderno, bagnata da un mare che si schiarisce nel cielo, l’orizzonte tracciato da una matita assoluta, perfetta, divina. Chissà in quanti si stanno baciando, in questo momento, nei palazzi di cui riconosco la sagoma. Labbra sulle labbra, lingua sulla lingua. Nei garage, oppure sui terrazzi. Tanto un posto vale l’altro, giusto?

Beh, non proprio.

Quello in cui mi trovo io, per esempio, è ideale. Con un panorama mozzafiato sulla riviera romagnola, l’ho già detto. A quota 700 metri, più o meno. Dove si respira quell’aria di montagna che riconosci subito, ti fa sentire diversa.

Davanti c’è Rimini, ho detto anche quello. E dietro di me una roccia, quella di San Marino, nella zona più alta. Nuda, fredda, ruvida. Pure scomoda, direi. E al contempo romantica.

Un brivido mi corre lungo la schiena. Le sensazioni si perdono, non capisco dove finisce la mia pelle e inizia il resto. Sento la pressione del sangue aumentare, il battito cardiaco sincronizzato col respiro. Dio come sto bene. La testa libera, sempre più leggera. Uno spazio indefinito, infinito, il cielo toccato con un dito. 

Vieni qui. Stringimi. Baciami. 

Adesso come mai prima.

Vuoi?

Beh, non proprio. 

E perché?

Perché questa è una fantasia, Silvana! Torna alla realtà!

Ti trovi qui, è vero. Ma sei sola! E pure una sprecona. Perché fra le mani hai un piccolo manuale che è la guida perfetta ai luoghi più suggestivi in cui divertirsi con il proprio partner. 

Si tratta della mappa dell’amore, realizzata da quattro studenti del corso di laurea in Design dell’Università di San Marino: Asia D’Aniello, Martina Volpini, Fabrizio Petrucci ed Elia Michelotti. L’hanno ideata durante un workshop del fotografo Luca Rotondo. Obiettivo: far conoscere i luoghi più romantici e stravaganti della repubblica, da frequentare con la propria dolce metà.

Per chi è provvisto della materia prima, dunque, ecco in carrellata alcuni punti segnalati sulla mappa. E buono sbaciucchiamento!

Ecclesiastico

Scendendo dalla sede del corso in Design verso Borgo Maggiore, percorrendo la ripida e sconnessa Costa dell’Arnella, alla quale si accede solo a piedi, si passa davanti a una piccola chiesa intitolata a San Rocco. Al termine delle mura che si trovano a sinistra, quando il percorso volta di 90 gradi a destra, si trova uno piccolo spiazzo con una panchina rivolta verso un’apertura che dal bosco permette di vedere l’entroterra proprio dove tramonta il sole. 

Pro: per i più pigri o meno atletici, c’è una comoda panchina.

Contro: potreste essere disturbati da chi passa di lì.

Coordinate: 43.938449 12.444483

Rischioso

Questo posto è a metà strada fra la sede di Design e la location già segnalata sotto la chiesa, sul medesimo percorso. Dal livello della camminata si sale qualche gradino e ci si trova davanti a un belvedere che si affaccia sulla riviera. Una staccionata protegge da un pericoloso, ma allo stesso tempo attraente, dirupo.

Pro: la staccionata è robusta e permette vari tipi di appoggio, tradizionali e non, che permettono a chi non dà le spalle al mare di ammirare il panorama, che diventa così doppio.

Contro: sempre occhio al dirupo, a proposito si declina qualsiasi responsabilità.

Coordinate: 43.938449 12.444488

Medievale

Entriamo nel territorio dei liceali. Salendo la scalinata che porta all’ingresso principale delle scuole superiori di San Marino, passando da sotto, si incontra una torre che fa parte delle mura del centro storico, dotata di una porta che si apre e si chiude. Lo spazio al quale si accede, riparato, è di circa 20 metri quadri. Le soluzioni sono due: o si chiude la porta, perché c’è una telecamera puntata proprio in quella direzione, oppure si sfrutta un punto cieco all’interno. La prima opzione comporta comunque un piccolo rischio perché nelle mura c’è uno spioncino dal quale qualcosa di vede.

Pro: è protetto da occhi indiscreti e dal meteo avverso, vento, pioggia neve.

Contro: la telecamera spiona.

Coordinate: 43.934538 12.448319

Panoramico

A circa metà della lunga salita che porta alla seconda torre, che è il punto più alto di San Marino, ci si fa strada fra le rocce per raggiungere un balcone che guarda verso la costa adriatica.

Pro: sono presenti un tavolo e delle panche in pietra, molto resistenti alle sollecitazioni; possibilità di fare un pic-nic.

Contro: nei periodi di picco turistico è affollato.

Coordinate: 43.933129 12.450851

Zozzone

Appena dietro la seconda torre ci sono i bagni pubblici, abbastanza nascosti e per questo appartati, ma non proprio il massimo del romanticismo. Anche in questo caso, per gli amanti dell’appoggio, è presente una strategica staccionata.

Pro: la presenza di un cestino in caso di atti osceni in luogo pubblico protetti (è un reato).

Contro: possibili odori sgradevoli.

Coordinate: 43.932613 12.451402

Rustico

Qualche passo dopo lo zozzone, a sinistra, su un prato di roccia a scaloni, proprio di fianco alle mura della seconda torre, è appoggiata una transenna che può essere usata come scudo dietro al quale nascondersi per atti orizzontali a piacere.

Pro: le rocce hanno un profilo diagonale che può risultare comodo.

Contro: allo stesso tempo sono dure, quindi una coperta potrebbe aiutare.

Coordinate: 43.931965 12.451587

Incastonato

Sul sentiero che porta dalla seconda alla terza torre, sulla sinistra, si trova abbastanza nascosta una scalinata che scende nel bosco della rupe e poi prosegue nella roccia, tanto che gli scalini sono scolpiti. Qui si trovano delle insenature naturali molto suggestive e accoglienti, anche se un po’ scarne.

Pro: è il più appartato di tutti.

Contro: è frequentato dagli scalatori, in alcune stagioni.

Coordinate: 43.932230 12.451930

 

Articolo di Silvana Maria Bonavita
Foto di Susanna Hultman e Pedro Ribeiro Simões