La routine di chi si prepara per gli esami della sessione estiva è una vera sfida: ecco qualche ricetta per affrontarla al meglio
Sole, caldo, mare e bagnasciuga. Formula perfetta? Non per chi studia all’università e deve preparare gli esami della sessione estiva. Già, perché per noi le vacanze possono iniziare solo dopo aver affrontato i test più bollenti dell’anno. Qualcosa che a me, personalmente, richiede una routine diversa dal solito, calibrata per essere concentrata e spremere il meglio da ogni minuto.
Anche se non sono una morning person – mai stata! – quando preparo gli esami mi lascio andare al brivido della sveglia di prima mattina. Così, per aggredire meglio la giornata. Ma partiamo con ordine.
Ore 9:15: sveglia e meditazione
Ci avevi creduto, eh, quando ho scritto che mi sveglio presto? Beh, è tutto relativo, ognuno ha i suoi ritmi. Non mi alzo all’alba ma faccio ciò che impegna diverse persone nelle primissime ore del mattino, quando il sole è basso e le città sono ancora mezze addormentate.
Partecipo alla challenge di una influencer chiamata @Virgi_talks su Instagram: 40 giorni di breve meditazione yoga. Nove minuti dedicati a me stessa, 540 secondi in cui respiro consapevolmente.
Appena sveglia, aiutata da un po’ di acqua fresca sul viso, mi siedo a terra su un tappetino verde, gambe incrociate e schiena dritta al muro. Appoggio le mani alle ginocchia e inizio a concentrarmi sulle fasi di inspirazione ed espirazione: è un’occasione per focalizzarsi e allontanare lo stress. Se è una giornata calda, lo faccio in terrazza e sorseggio una spremuta d’arancia dalla mia tazza preferita.
Molti pensano sia una sciocchezza, ma la mia esperienza prova il contrario: dedicare appena 10 minuti al giorno a questa pratica cambia la vita – radicalmente e in meglio. Per me ormai è diventata un’abitudine: la considero il momento più importante della giornata. Questo mi permette di iniziare con il piede giusto.
Come outfit, di solito opto per una tuta comoda o dei pantaloncini sportivi con un top. Per la musica, invece, dipende molto dall’umore: vario dai podcast sulla meditazione a musiche e suoni rilassanti.
Ore 10:00: studio
Una buona morning routine è la chiave per superare i periodi di super studio. Di solito la sessione estiva è abbastanza tosta. Per questo cerco di fare meditazione e di restare quanto più rilassata possibile.
Dopo aver fatto colazione vado a studiare nella mia stanza, isolata, senza rumori attorno. Mi piace avere tutto in ordine sulla scrivania. Uso molti evidenziatori e penne colorate. Mi aiutano a focalizzare meglio i concetti. Ho una memoria molto fotografica e associo gli argomenti ai colori. Tengo un’agenda in cui ho appuntato cosa studiare, capitolo per capitolo. Questo mi permette di avere una visione generale dei contenuti e del carico.
Troppo ordinata, dici? Beh, credo che il disordine visivo provochi anche disordine mentale! Fare una “to do list” è una buona pratica: ci sono molte app per questo genere di cose.
Un’altra buona abitudine sono le pause: una ogni ora. Un caffè, qualche minuto sui social. Poi riprendo fino all’ora di pranzo.
Ore 13:00: mangiare e digerire
Pranzo e relax: la siesta è sacra.
Ore 16:00: movimento
Verso le quattro del pomeriggio mi piace andare al parco per allenarmi. Porto sempre con me un tappetino a cui sono affezionata e che mi accompagna da ormai due anni. Qualche esercizio con i pesi, addominali e via dicendo. Sempre ascoltando musica, con gli auricolari. I generi cambiano: tendenzialmente si tratta di brani pieni di energia o di canzoni che mi ricordano l’estate, per motivarmi di più! A volte mi alleno in gruppo, altre sola. Non ho preferenza fra i due assetti, sono entrambi piacevoli, anche se diversi.
Il fatto è che amo stare all’aria aperta. Mi aiuta a liberarmi dagli affanni inutili. Dopo l’allenamento mi faccio una bella passeggiata, oppure mi siedo su una panchina per leggere.
Ore 17:30: divanarsi
Appena rientrata a casa mi butto sul divano con uno yogurt al cacao. Inizio a curiosare fra le stories di Instagram, guardo un po’ di video su Youtube e poi filo dritta in doccia. Non c’è niente di meglio: una bella cascata d’acqua calda e rigenerante. Poi riprendo i libri e studio per circa un’ora, questa volta senza caffè!
Nel tempo che rimane prima di cena suono la chitarra. Sono autodidatta, perciò ho bisogno di tempo e pazienza. Per me è uno sfogo. A volte mi accompagna mia sorella: ci piace suonare e cantare insieme.
Insomma, se non si fosse capito, meditazione e musica sono la principale fonte delle mie energie!
Ore 22:00: cibo e a nanna
Ceno tardi, sono fatta così. Poi mi cambio. L’abito più comodo del mondo? Il pigiama! Ma è ancora presto per andare a letto. Prima mi concedo una skincare un po’ particolare. Uso caffè, miele e limone. È una di quelle ‘ricette’ fai da te trovate online. Dicono abbia buoni benefici per la pelle.
C’è ancora tempo per leggere. Ultimamente mi ha preso “Finché il caffè è caldo” di Toshikazu Kawaguchi. Parla di una caffetteria speciale che si trova in Giappone, circondata da mille leggende. Eccone una: se ci entri, poi non sarai più lo stesso. La ragione? Bevendo il caffè che servono lì è possibile rivivere un momento della propria vita in cui si è fatta una scelta sbagliata e cambiare il proprio futuro. Magari esistesse una caffetteria del genere nella realtà!
Nel mentre si è fatta mezzanotte e un altro giorno è passato. Riprendo l’agenda e pianifico la giornata successiva.
Il ciclo si ripete, almeno fino all’ultimo esame della sessione.
E poi, finalmente: mare e bagnasciuga!
Articolo, riprese video e foto di Rossella Spinelli
Montaggio video di Massimiliano Iob