Alcuni ragazzi provenienti da varie parti del mondo, con in comune le stesse radici, hanno visitato l’Università di San Marino per scoprire i documenti dei bisnonni emigrati: ecco un assaggio video dei “Soggiorni culturali”
Tutte le estati, da circa 40 anni, a San Marino arrivano decine di ragazzi provenienti dalle comunità all’estero.
Si tratta dei nipoti o bisnipoti di persone che nel secolo scorso sono partite dal Titano ed emigrate all’estero per costruirsi una vita altrove. Soprattutto negli Stati Uniti, in Argentina e in Francia.
I ragazzi hanno circa 20 anni d’età e spesso non parlano nemmeno l’italiano: visitano il territorio da cui partirono i loro antenati per la prima volta.
L’iniziativa che li porta a San Marino si chiama “Soggiorni culturali”. Avviata negli anni ’80, esiste proprio per mettere i ragazzi a contatto con le loro radici.
Ecco qualche numero, tanto per capire la misura del fenomeno: i sammarinesi residenti all’estero, sparsi per il mondo, sono quasi 18mila. Due quinti dei cittadini totali quindi. Settemila vivono in Italia, tremila negli Stati Uniti, altrettanti in Argentina e circa duemila in Francia.
Nelle settimane trascorse a San Marino i ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa sono entrati in contatto con diverse istituzioni. Inclusa l’Università di San Marino, che gestisce un archivio con i fascicoli di 11.000 sammarinesi emigrati. Lì ci sono lettere originali, documenti, richieste di passaporto e altro ancora, tutto gestito dal Centro di Ricerca per l’Emigrazione.
Durante i “Soggiorni culturali” questo piccolo tesoro viene messo a disposizione: in molto casi i ragazzi vedono per la prima volta le foto dei loro antenati, che quando partirono avevano proprio la loro età.
Abbiamo catturato questi momenti in un video. Si trova qui sotto, buona visione!
Il video è condotto da Pierfrancesco Manfrin