Aperitivo dopo lezione: a caccia del posto giusto

Dai drink al servizio, dalla selezione musicale alle condizioni dei bagni: caratteristiche, segreti e consigli su quattro locali in cui ‘staccare’ con gli amici, vicino alle sedi universitarie del centro storico di San Marino

Il calore del sole sulla pelle, una brezza leggera che fa dondolare i capelli. Il canto degli uccelli, il fruscio delle foglie sugli alberi. Pace, relax. Dopo una giornata fitta di lezioni, non chiedo altro.
Anzi sì: un ottimo drink in compagnia.
La tensione che si libera dal corpo, la mente inizia a calmarsi. Quiete, tranquillità. Vivere il momento.

Mi trovo al Bar Guaita, nel centro storico di San Marino. A due minuti di camminata dalla sede del mio corso di laurea, Comunicazione e Digital Media.
Zaino in terra, occhiali da sole sugli occhi. “Ci voleva proprio, dopo un giorno intero in università”, dico a Irene. Sono proprio di buon umore, non potrebbe essere altrimenti. Un’amica, qualcosa da bere, tanta intesa.Mi lascio andare, distrarre. Pure troppo, infatti quasi dimenticavo: Irene, come me, è una collaboratrice di MAG. Siamo sempre alla ricerca di nuove storie da raccontare, noi due. Ma stavolta, ce ne stava sfuggendo una che avevamo proprio sotto il naso. 

“Dovremmo scrivere una guida sugli aperitivi di San Marino”, le dico con tre punti esclamativi, presa da un’illuminazione. “Sarebbe utile, soprattutto per le matricole appena arrivate”. 

Irene non si aspettava questa proposta, forse l’ho spiazzata. Ma non poteva darmi torto. Così abbiamo fatto mente locale e scelto altri tre locali come questo (ce ne sono altri e infatti ce ne occuperemo, promesso). Dunque, sorso dopo sorso, ecco cos’abbiamo scoperto nei quattro posti visitati per voi (con grande soddisfazione delle nostre papille gustative). 

Il sofisticato: Treesessanta Libroteca

via della Fratta, 4 - San Marino
NOTA: il locale ha annunciato la chiusura dopo la pubblicazione del nostro articolo

Un posto per coccolare una persona con la quale hai un rapporto di quelli belli, forse più per cerchi stretti che situazioni allargate. Intimo, sobrio, luci soffuse. Perfetto anche per un’occasione speciale da valorizzare. 

Si trova appena fuori dalla Porta della Fratta, uno dei caratteristici accessi al centro storico. Di lì si scende lungo un breve marciapiede e sulla destra, quasi nascosto, si scopre questo piccolo tesoro di locale.
Entro per chiedere un tavolo e noto che le pareti sono coperte da scaffali pieni di libri e vinili. Ecco perché su Google è classificato come “libroteca”. In sottofondo, musica degli Arctic Monkeys.

L’oste è un uomo distinto e cortese: camicia nera, grembiule scuro, formale e allo stesso tempo rassicurante. Ci fa accomodare all’esterno sulla terrazza. Ci speravo: sta per tramontare il sole e la vista da qui è qualcosa che colpisce. L’entroterra romagnolo, la Valmarecchia, da San Leo verso l’Appennino tosco emiliano la profondità rende i colori sempre più sfumati e indefiniti. Sembra di essere in un quadro di Caspar David Friedrich.

Ci viene spiegato che i vini in bottiglia possiamo sceglierli curiosando all’interno, sono in esposizione fra migliaia di pagine e centinaia di dischi. Altrimenti possiamo chiedere all’oste. Un menù scritto? Non c’è.

Irene prende uno spritz Aperol, io chiedo un calice di vino. Fra l’offerta, scelgo un Primitivo.
Mi soffermo ancora a guardare il posto. “È davvero suggestivo”, dico a Irene. Assaggio il vino. È come se il mondo stesse trattenendo il respiro.

Servizio: Cura e cordialità. L’oste è sempre disponibile per fornire spiegazioni e racconti sui vini o gli alimenti.

Location: Rigenerante. All’interno l’ambiente è pervaso da toni caldi. Musica non troppo alta per non disturbare le chiacchiere (sai che noia dover urlare per farsi sentire dal vicino). Il tocco in più è sicuramente la terrazza.

Musica: Si spazia dal classic rock al jazz, blues e dintorni, con una selezione abbastanza coerente che tocca anche folk e cantautorato.

Mangiare: Quando si ordina qualcosa da bere vengono portati taralli e olive. A parte si possono scegliere, a pagamento, diversi piatti fra cui primi e secondi. Anche un tagliere di salumi, formaggi e crostini.

Bere: Pochi drink, fatti bene. Per quanto riguarda i vini, tantissima scelta da ogni parte d’Italia e del mondo.

Toilette: Sulla porta simpatici frammenti di fumetti. Pareti e pavimento a scacchi bianchi e neri. C’è anche una piccola foto con una scritta a led: “Be afraid of the enormity of the possible”. Una cornice senza specchio recita: “Non preoccuparti… stai benissimo!” Originale e pulito.

L’inaspettato: Reame

via Pietro Tonnini, 14 - San Marino

Sotto alla Porta del Paese, il principale ingresso al centro storico. Un luogo per stupire o spiazzare, incontrare persone conosciute da poco o amici di una vita. Raffinato, molto alla mano. Su Google viene definito “concept store”. All’interno oggetti di design molto particolari, anche per la casa, e abbigliamento. 

Ad accoglierci, dopo una discesa di un paio di minuti partita proprio dalla Porta del Paese, è uno dei gestori, Cristian. Composto in una divisa da chef, sorriso e cortesia. Purtroppo non abbiamo il piacere di incontrare Deborah, l’altra proprietaria.

Avevamo prenotato, così troviamo un tavolino esterno vicino all’ingresso già apparecchiato con tovagliette e menù. Un centrotavola in legno bianco con una rosa, in sottofondo le versioni acustiche di alcuni classici del rock.

Arrivano subito olive e mandorle, consegna espresso rapidissima e piacevolmente inaspettata. Decido di prendere un Moscow Mule. Per Irene il classico Spritz. Il cameriere ci chiede se vogliamo anche mangiare e ci consiglia un paio di focacce, due Euro di aggiunta a testa. Affamate, ci lasciamo tentare.  Una con salmone, Philadelphia e rucola. L’altra farcita con del crudo al posto del salmone. Davvero buone.

Dall’esterno il locale potrebbe sembrare, a modo suo, patinato ed esuberante: soprammobili ricercati, fenicotteri alle pareti, oggetti dorati qua e là. Ma è davvero alla portata di tutti. Ci si sente a proprio agio, garantito al 100%.

Servizio
Fin dal primo momento ci hanno fatto sentire le benvenute. Abbiamo potuto anche scambiare due chiacchiere con il proprietario. Il cameriere, attento e disponibile, ha risposto a tutte le nostre domande e ci ha saputo consigliare secondo i nostri gusti.

Location
Diverso da tutti gli altri. Regna l’attenzione al dettaglio. Elefanti che si abbracciano, scimmie colorate, maialini: un festival di piccole sorprese.

Musica
Acoustic rock. 

Mangiare
Oltre a quanto già descritto, fra le altre cose ci si può far portare un tagliere misto.

Bere
Drink classici (per esempio lo Spritz e l’Hugo), sparkling (fra cui il Mimosa e il Bellini), ricercati (come il French Leave). Tanta scelta!

Bagno
All’interno domina un colore: nero opaco sulle pareti, sul cestino e sul porta carta igienica. Un grande specchio rotondo dalla cornice dorata. Pulito e moderno, con un profumatore per ambienti.

Il sammarinese doc: Giulietti km 0

piazzale Lo Stradone, 3 - San Marino

Un mix di turisti e gente del posto, di tutte le età. Chi si beve un caffè al volo e chi si trattiene, coppie e famiglie, singoli e comitive. È il Giulietti km0, appena fuori dalla Porta del Paese. La distanza, rispetto al Reame, è di 250 metri. A piedi, meno di cinque minuti separano i due locali.

Entriamo e chiediamo di poterci accomodare. È un posto accogliente, mi colpisce soprattutto la parete principale della stessa pietra delle mura del centro storico, solenne. Anche le bottiglie degli alcolici esposte dietro alla postazione del barman fanno la loro figura.

Ci allungano il menù, sono indecisa. Prendo un Long Island, Irene opta per un Mojito alla fragola. Nell’attesa ci portano patatine e noccioline. 

Al Giulietti km0 c’è giro, movimento. I camerieri corrono da tutte le parti ma nessuno rimane indietro: dopo averci portato i drink tornano due volte per sapere se tutto procede bene e siamo soddisfatte.

Servizio
Veloce e amichevole. Nonostante il locale pienissimo, pochissima attesa. Sanno gestire il volume. 

Location
Caratteristico della zona, colori e arredamento danno un bel benvenuto.

Musica
Le hit del momento e in generale dell’ultimo anno.

Mangiare
Di base durante l’orario dell’aperitivo portano patatine e noccioline. Fra le opzioni in più, un tagliere misto. La scelta è ampia.

Bere
La lista dei cocktail è davvero completa. Tante varietà di gin, dal Tanquery al Monkey. Molti analcolici: fanno i frozen drink e i grandi classici. Una sezione del menù è dedicata ai mojito in tutte le sue versioni: da quella classica a quella al cocco, fino al frutto della passione, Coca – Cola e tanti altri.

Bagno
Essenziale e pulito, prevale il colore bianco. Qualche adesivo attaccato alla vasca dello scarico: alcuni, rovinati, sembrano essere lì da tempo.

Il festoso: Bar Guaita

viale Antonio Onofri, 3 - San Marino

Concludiamo dal luogo in cui è nata l’idea di questa micro guida, ideale per mescolarsi e unirsi ai tanti sammarinesi, fare baldoria in libertà, stringere amicizia fra matricole. Si trova vicino all’imbocco di via Donna Felicissima, dove c’è un altro ingresso al centro storico.

Chiediamo di poterci sedere all’esterno, in quello che appare come un locale con due anime. Una dentro e l’altra fuori. La prima frenetica e vivace, fatta di musica ad alto volume, traffico, baristi impegnati a mescolare bevande e chiacchierare con i clienti. 

All’esterno, invece, è più tranquillo. Gente che passeggia assorta, tutto sembra ammortizzato. Noi siamo proprio lì. Un ragazzo viene a prendere l’ordine: pesco dal menù un analcolico che sembra molto rinfrescante, mentre Irene chiude con uno Spritz. 

Arriva un pacco di patatine a testa. Con due Euro extra per ognuna potremmo prendere un tagliere. Siamo incerte, non troppo affamate. Ma vince la curiosità e lo prendiamo.

Il calore del sole sulla pelle è come quello di qualche giorno fa, quando abbiamo deciso di avventurarci in questa caccia. Lo stesso per la brezza, il cinguettio degli uccelli, il fruscio delle foglie sugli alberi. Arriva da bere. Sorseggiamo.

Servizio
Sia quando ci hanno accompagnate al tavolo, sia quando sono venuti a prendere l’ordine, sono stati molto gentili. Anche nello spiegarci come funziona l’aperitivo da loro. 

Location
Al passo coi tempi. La postazione del barista è centrale, proprio davanti all’ingresso. Bell’impatto.

Musica
Pop del momento.

Mangiare
Nel nostro tagliere c’erano pizza, fornarina e cassoni farciti, crostini, olive e pinzimonio. In menù, tanto altro.

Bere
Dai cocktail più classici come lo Spritz e il Negroni, ai pestati come il Mojito e la Caipiroska. Gli analcolici, ognuno con la sua ricetta speciale. Catalogo ampio.

Bagno
Spazioso e pulito. Regna l’azzurro e ci sono due porta carta igienica: sarà sicuramente difficile rimanere senza (spesso in certi locali capita).

Ora avete le idee più chiare? Probabilmente no! E allora provateli tutti e quattro. Noi nel frattempo ci metteremo alla ricerca di altri locali da visitare per voi!

Articolo di Martina Rinaldini
Video e foto di Irene Bacherotti