Dovevamo riempire un nuovo numero cartaceo e avevamo tante belle idee: le abbiamo scartate tutte, puntando su un ‘fritto misto’ esistenziale
Questa volta non abbiamo resistito. Indecisi, stretti nella morsa di chi sente di dover dare una coerenza e un orizzonte a quello che fa, abbiamo preso le idee disposte sul tavolo, belle composte nei nostri appunti, e le abbiamo gettate dalla finestra.
Poi abbiamo guardato in alto e visto un cielo scuro. Era sera, anzi notte. Tardi ma non tardissimo. Le stelle erano uno spettacolo niente male. Affascianti quanto l’immenso attorno, vasto e incomprensibile. Così ci è venuta in mente una nostra intervista a un ragazzo che ha dedicato la sua tesi di laurea a una tematica, controversa, che riguarda il nostro pianeta e soprattutto ciò che lo circonda.
Voilà, l’abbiamo messa dentro al nuovo numero cartaceo.
Abbiamo poi aggiunto, in maniera abbastanza istintiva, l’ultimo approfondimento che abbiamo realizzato, dedicato al modo in cui gli studenti vivono il rapporto con il telefonino. Pensando che è un po’ come nello sport, il tuo valore è rappresentato dalla tua ultima partita. O prestazione. È lì che uno capisce, ogni volta, quanto vale. E se vale qualcosa.
Non ci siamo tirati indietro, dunque. Dentro anche questo.
L’ultimo servizio lo volevamo più personale. Così abbiamo optato per la storia di una ragazza, la sua carriera, le sue sfide tra presente e futuro, studio e lavoro.
Tre articoli e nulla di particolare che li lega: è stata questa la scelta. Perché cercare di dare un senso alle cose non è poi sempre così necessario. Così come cercare il senso DELLE cose.
Oddio, che sia proprio così? Beh, dipende dalle giustificazione. Noi abbiamo lasciato perdere entrambi per dedicarci a qualcosa che ci sembrava più urgente, importante, pungente. Eroico, quasi. Epico.
Cercare il senso di noi stessi. In noi stessi. Per noi stessi.
Quando avremo trovato la risposta, se mai la troveremo, vi faremo sapere.
Nel frattempo, QUI trovate il link per scaricare l’ultima edizione cartacea del nostro magazine. La settima. Come sempre in versione A3. Olè.
Foto di Jeremy Bishop