Cena casalinga da quattro portate con 5 Euro a testa: ecco come si fa

Mangiare bene è importante, soprattutto in buona compagnia: ma occorre anche fare economia, e per riuscirci abbiamo coinvolto una studentessa dell’Università di San Marino che se ne intende davvero

La cena fra amici, studenti dell’università. Bell’idea sì, ma mangiare fuori costa. A casa allora: ma chi cucina?

E chi va a fare la spesa? Non è che poi si spende più che al ristorante?

Non se al timone c’è la persona giusta. Noi di MAG. l’abbiamo trovata. Anzi, scoperta. Perché ce l’avevamo a tiro, fra le nostre collaboratrici. 

Si trattava di Francesca Coppola, che nei mesi scorsi ci ha già raccontato alcuni follie vissute ai fornelli.

Questa volta la faccenda si faceva decisamente seria: non solo cucinare, ma cavarsela con un budget ridotto, quasi ridicolo, di 5 Euro a testa, bere escluso. E mica le abbiamo chiesto un piatto di pasta al pesto? Eh no. Quattro portate ci sembravano il minimo: antipasto, primo, secondo con contorno, dolce. 

Con queste premesse la faccenda è diventata abbastanza complicata, ma ormai Francesca c’era dentro fino al collo. 

Ecco come se l’è cavata.

 

Qual è stato il primo step?

Scegliere il menù. Per fortuna la cucina è una delle mie passioni e ho molti libri di ricette. Poi mi sono fatta aiutare dal web: Giallo Zafferano e Fatto in Casa da Benedetta su tutti. Oltre a tante food creator su Instagram. 

 

Si trattava di trovare l’ispirazione giusta?

Non solo. Ho stilato una lista di piatti coerenti fra loro e cercato online i prezzi delle materie prime per capire cos’era realistico e cosa no. Poi ho fatto una verifica finale con la mia consigliera numero uno. Mia mamma, che mi ha chiarito le idee soprattutto rispetto al tempo necessario per preparare alcune pietanze: dovevo fare spesa e cucinare in un solo pomeriggio.

 

Com’è andata?

Mia mamma ha bocciato il 70% delle mie proposte. È stata decisiva, per definire il menù e la spesa da fare. Per risparmiare qualche Euro ho dovuto sacrificare un po’ di tempo: visto che gli studenti dell’Università di San Marino non pagano l’autobus, ho scelto di non rivolgermi a uno dei supermercati della zona alta della repubblica, vicina al centro storico, e spostarmi alla Conad.

 

Fare la spesa è stato semplice?

Per scoprirlo puoi guardare il video di Alice Molari qui sotto, uno spasso!

E il menù?

Partiamo dall’antipasto. Bruschette. Popolari e semplici da preparare. Piacciono praticamente a tutti. Ho optato per la versione più semplice: pomodorini e un filo di olio. Le ho preparate per ultime: il pane fa presto a tostare. Ed era la portata d’apertura.

COSTO: pane 2,13 €, pomodorini 1,59 €, olive nere 1,19 €, mozzarella 0,69 €

Passiamo al primo.

Una bella carbonara. Gli ingredienti principali includono guanciale, uova e formaggio grattugiato. È stato il piatto per il quale ho speso di più, ma ne è valsa la pena. Può essere proposto con diversi tipi di pasta, come fettuccine o rigatoni. Ho optato per gli spaghetti.

COSTO: pasta 0,99 €, guanciale 4,26  €, pecorino 1,95  €, uova 1,49  €

Fin qui niente male davvero: poi?

Sono riuscita a trovare dei nugget in sconto e ne ho approfittato. Così c’è scappata pure dell’insalata per contorno. Alcuni la trovano un po’ noiosa, ma io aveva un asso nella manica. Una ricetta che ho imparato dalla mamma della famiglia che mi ha ospitato tempo fa durante un soggiorno in Olanda. C’erano peperoni, cetrioli e altre verdure crude, ma soprattutto della mela. Durante la spesa scegliere le verdure giuste è stato complicato. L’ho fatto per ultimo e avevo veramente pochi centesimi a disposizione.

COSTO: bocconcini vegani 1,99  (in sconto 50%), insalata 0,99 ,
peperone 0,69 , carote 0,22 , mela 0,21

Dulcis in fundo?

Un bel tiramisù. Ammetto di aver preparato il mascarpone prima di andare alla Conad, per ottimizzare i tempi e lasciarlo riposare in frigo quanto serviva. Poi l’assemblaggio con gli altri ingredienti è stato semplice e veloce. 

COSTO: savoiardi 1,49  (il resto c’era già a casa!)

Quanto tempo ti è servito per fare la spesa?

Trasferimenti inclusi, un paio d’ore. 

 

Tralasciando il dolce, quanto c’hai messo invece per cucinare?

Due ore circa, che si sono protratte anche dopo l’arrivo degli ospiti, di cui tu, caro intervistatore, fai parte. Quindi ora te la faccio io una domanda. 

 

Il grassetto diventa mio, finalmente! Com’era la cena?

Ottima, mi sono quasi commosso. Anche il vino che ho portato io era buono però. Sangiovese Noelia Ricci, dalla Romagna, e Vertigo Livio Felluga, dal Friuli Venezia Giulia. 

Fra l’altro la seconda bottiglia non l’abbiamo aperta. Facciamo un’altra cena?

 

Articolo di John Bucarest
Video e foto di Alice Molari